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benvenuti nelle nostre Scaglie.

EDITORIALE

Oro liquido

di Nicola Bertinelli, 15 Settembre 2020
Tempo di lettura: 5 minuti
Oro liquido

La nostra terra, quella del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, è incastonata tra pianura, montagne e fiumi, ed è proprio all’acqua che dedichiamo il quarto capitolo di Scaglie.

Lo abbiamo intitolato “Oro Liquido” proprio perché si tratta della risorsa più preziosa del pianeta terra: oro appunto.
Torgny Holmgren, il direttore esecutivo dello Stockholm International Water Institute (un importante centro di ricerca e consulenza istituito nel 1991 che si occupa di promuovere la ricerca, e di sensibilizzare l’opinione pubblica e politica sulle risorse acquifere nel mondo e sul loro utilizzo) sostiene che:

“Senz’acqua pulita non si può sradicare la povertà né la fame, non si possono combattere le malattie. E l’acqua serve anche per l’energia, per la produzione industriale, per sostenere la biodiversità”.

Il nostro racconto è partito proprio dalla più importante risorsa acquifera del territorio: il Po. Siamo andati alla scoperta del grande fiume guidati dal capitano Giuliano Landini della Motonave Stradivari. Un video racconto visto dagli occhi di, come ama definirsi lui, “un divulgatore scientifico autoctono”. Con il capitano abbiamo parlato di acqua, delle comunità che abitano sulle sponde del Po e di tutti quelli che si occupano di controllare e preservare il più esteso bacino idrografico d’Italia. Siamo arrivati fino all’Isola degli Internati per scoprire la storia di questa oasi naturalistica sconosciuta a molti ma che ha, invece, ospitato e aiutato diversi reduci della Seconda Guerra Mondiale e persino il genio di Antonio Ligabue.

Il nostro viaggio liquido prosegue con la testimonianza di Anna Ganapini, apicoltrice dell’Ap-pennino reggiano che conduce, con certificazione biologica, cinquecento alveari. Vi chiederete:

“Cosa c’entrano le api con l’acqua”? L’acqua è vita, così come le api: ma ce lo spiega meglio Anna nella terza puntata del nostro podcast.

Parlare di acqua e non menzionare la grande tradizione della cucina reggiana sarebbe stato un sacrilegio, per questo abbiamo scelto una delle più grandi rappresentanti della nostra ristorazione, Cristina Cerbi. La scelta non è casuale, abbiamo incontrato una donna che si è reinventa: dal mondo dell’economia a quello della ristorazione. Un personaggio che ha saputo cogliere l’essenza di una sfida e ha saputo reinterpretare la tradizione. Un fiume in piena di entusiasmo e coraggio. Il suo piatto forte sono le mezze maniche di sfoglia sottile con Parmigiano Reggiano, in brodo di cappone, servite d’inverno e d’estate: un’antica ricetta che ha fatto il giro del mondo e l’ha resa celebre anche oltre oceano.

Infine chiudiamo con un’intervista a Rolando Cervi, presidente del WWF di Parma. Abbiamo incontrato un attivista che da più di vent’anni lavora per la difesa dell’ambiente e si occupa di sensibilizzare la sua comunità in maniera pratica e tangibile. Siamo partiti parlando della Parma, il torrente che attraversa l’omonima città, e di come questo rappresenti una risorsa fenomenale – tanto da attirare i caprioli fino a 100 metri dal centro – e abbiamo scoperto quanto il motto “agire localmente e pensare globalmente” sia verificabile in ogni esperienza di Cervi e nella sua missione nel WWF. Ci ha spiegato che tutto parta dall’educazione e che comprendere la finitezza delle risorse della terra significa smettere di sprecarle.

Concludo con una frase dell’intervista di Rolando Cervi che riassume magistralmente tutto quello che vorremmo dire in questo capitolo di Scaglie:

“L’acqua potabile è una percentuale infinitesimale di quella della Terra: ricordarsene è fondamentale.”

Oro liquido

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